Ancora curiosità per la rubrica riguardante l’antica Roma. Oggi parliamo dei profumi che oggi come allora avevano un importanza notevole.
Profumi ed Unguenti profumati erano ampiamente in uso nell’antica Roma, soprattutto in epoca imperiale, visto che precedentemente, in epoca repubblicana, venivano un pò avversati in quanto “articoli di lusso” e voluttuari (si sa che in epoca repubblicana i costumi erano più morigerati se non addirittura severi; basti pensare al famoso ed intransigente Catone il “Censore”).
Le essenze più preziose e costose venivano importate dal Medio e dall’Estremo oriente, Arabia ed India, mentre quelle più economiche e quindi di più largo consumo, venivano prodotte in Campania.
Tra i profumi più lussuosi v’era il Balsamo della Giudea. Altri : Mirra e Nardo, Olio di Rosa, Olio di Henné, Iris, e perfino lo Zafferano arabo.
Si preferivano profumi forti, speziati e dolci, tali da attrarre l’attenzione sulla donna che ne faceva uso, ma, nel contempo, non dovevano essere eccessivamente intensi perchè avrebbero sollevato dubbi sulla sua igiene o sulla sua moralità come nel caso delle “escort” di basso livello dell’epoca che odoravano di profumi molto forti e a buon mercato.
Scopri anche il nostro articolo sugli oli essenziali : scopriamo cosa sono, da dove provengono e come usarli
(foto: Mirra elaine borges)
(foto: Zafferano Arabo)